
Ufficio legale già attivato, ma l’ASL non ha disposto il sequestro.
Una segnalazione domenica 31 agosto ha permesso di scoprire un cane di grande taglia detenuto in
condizioni gravissime a Benevento. LNDC Animal Protection ha immediatamente attivato il proprio
ufficio legale e le autorità competenti, ma l’ASL intervenuta non ha disposto il sequestro dell’animale
nonostante la situazione fosse di estrema gravità. L’associazione chiede con forza il sequestro immediato
e offre la propria disponibilità a garantire cure e ricovero presso strutture idonee.
Nella giornata di domenica 31 agosto, una cittadina ha segnalato a LNDC Animal Protection la presenza di
un dogo, scheletrico e in evidente stato di denutrizione e possibile disidratazione, detenuto all’interno di
una proprietà. Nonostante fosse giorno festivo, l’Ufficio Legale LNDC si è immediatamente attivato,
affiancando la persona che ha trovato il cane e richiedendo l’intervento urgente delle autorità. Sul posto
sono intervenuti la Polizia Locale di Benevento e il Servizio Veterinario dell’ASL.
Il cane è stato rinvenuto all’interno della proprietà di un sacerdote del luogo il quale, giunto sul posto, ha
dichiarato che l’animale appartiene al fratello e che sarebbe “in cura”. Proprio per questo la decisione
dell’ASL appare ancora più grave: a fronte di condizioni fisiche tanto compromesse e di uno stato evidente
di sofferenza, sarebbe stato necessario disporre il sequestro immediato dell’animale, mettere in sicurezza il
cane e successivamente verificare, tramite documentazione sanitaria ufficiale, che fosse davvero in cura
presso un veterinario e sottoposto a una terapia adeguata. Inoltre, se davvero il cane fosse affetto da una
patologia, risulterebbe ancora più inaccettabile lasciarlo all’aperto, privo di una cuccia confortevole e con
un catena al collo. In quelle condizioni, avrebbe dovuto trovarsi in un ambiente protetto, accudito con
dignità.
LNDC Animal Protection ritiene inaccettabile che non sia stato applicato questo principio di tutela. Il
sequestro è lo strumento che garantisce la salvaguardia dell’animale e permette contestualmente di
svolgere ogni accertamento clinico e legale necessario. In un caso così grave, lasciare l’animale nella
disponibilità del detentore senza alcun riscontro documentale significa vanificare la finalità stessa della
legge di protezione degli animali e non rispondere al dovere di prevenire sofferenze ulteriori.
“Di fronte a un cane in condizioni tanto compromesse, la tutela deve prevalere senza esitazioni – dichiara
Piera Rosati, Presidente di LNDC Animal Protection –. Prima si sequestra, poi si verifica. È gravissimo che
non sia stato fatto. Noi chiediamo il sequestro immediato e ci rendiamo disponibili a ospitare il cane presso
una nostra struttura, fornendogli tutte le cure necessarie. Le autorità hanno il dovere di agire con rigore e
tempestività per non condannare questo animale a un’agonia silenziosa.”
LNDC Animal Protection conferma di aver già formalizzato la richiesta di sequestro e di aver attivato tutte le
procedure legali necessarie, inclusa la trasmissione della denuncia in Procura, per garantire il rispetto della
legge e il diritto alla vita e al benessere del cane.